MM05

“DIMENTICO”: COMUNICARE LA FRAGILITÀ IN MODO DIFFERENTE

Abstract: 

Lo storytelling, l’arte di raccontare storie, sta guadagnando sempre più rilevanza nel contesto del lavoro di cura. Questo approccio non solo arricchisce le interazioni tra operatori sanitari e pazienti, ma favorisce anche una cura più empatica e centrata sulla persona. Le storie hanno il potere di collegare le persone su un piano emotivo, permettendo loro di condividere esperienze, sentimenti e comprensioni in modo profondo. Nel contesto del lavoro di cura, questo è particolarmente significativo perché i pazienti spesso si trovano in situazioni di vulnerabilità e incertezza. Raccontare e ascoltare storie può aiutare a ridurre l’ansia, a creare un ambiente più umano e a facilitare una migliore comunicazione. L’obbiettivo del workshop è quello di far comprendere, partendo da esempi concreti di storytelling, insieme ad esperti della cura e della comunicazione, quanto l’aspetto narrativo legato alle fragilità possa impattare sul modello di cura e sulla percezione che si propone della stessa, dentro e fuori dai servizi dedicati. Lo storytelling nel lavoro di cura non è solo un metodo comunicativo, ma un potente strumento per costruire relazioni, promuovere la guarigione e umanizzare l’assistenza sanitaria. Attraverso le storie, possiamo vedere il valore intrinseco di ogni individuo e offrire una cura che rispetti e valorizzi la loro unicità.

Programma: 

Introduzione: Marco Fumagalli 

Cosa intendiamo quando diciamo Storytelling?
Marco Falorni 

Tante storie – Tanti Stili di narrazione – Visione e Dibattito
Fabrizio Annaro 

Pubblicità: “BreakFree. Ovvero liberarsi”

Corti:  “Briciole”

Film: Patch Adams: “Cosa vedi?”

Video musicale: “Dimentico”

Docufilm: “La Memoria delle Emozioni”

Canzone: “ Io sogno ancora”

I benefici dello storytelling nel lavoro di cura
Paola Arcadi